Lotta integrata con orzo inoculato
La scelta di coltivare secondo gli standard biologici è una scelta importante ma comporta sacrifici e tecniche di coltivazione e di lotta ai parassiti molto particolari.
Nella nostra azienda coltiviamo piante aromatiche biologiche e pertanto ci affidiamo alla lotta integrata per combattere i parassiti che attaccano le nostre coltivazioni. Lo abbiamo spiegato in questo articolo che cosa significa “agricoltura biologica” e soprattutto cosa comporta.
Questa volta vogliamo soffermarci soprattutto sulla lotta integrata e su quello che abbiamo fatto noi in un caso specifico. La nostra coltivazione di finocchietto selvatico, seminata con la tecnica della pacciamatura, è stata attaccata dall’afide e per combattere questo parassita rispettando gli standard bio abbiamo dovuto ricorrere alla lotta integrata.
Vediamo nel dettaglio che cosa abbiamo fatto..
Lotta integrata con orzo inoculato con il predatore dell’afide
Come abbiamo anticipato abbiamo scelto l’orzo inoculato per svolgere la lotta integrata nella nostra coltivazione di finocchietto selvatico, più precisamente abbiamo scelto la lotta biologica e cioè la lotta agli insetti dannosi tramite l’inserimento di altri che siano i loro predatori naturali ma che non siano dannosi per la coltivazione da salvaguardare,
Come funziona questo procedimento?
Per prima cosa è necessario piantare l’orzo ai lati dei solchi coltivati con la tecnica della pacciamatura. Una volta attecchito, l’orzo crescerà rigoglioso e si potrà fare il primo lancio di predatori dell’afide che colonizzeranno la coltura.
Dopo 15 giorni si procede con il secondo lancio.
Aphiscout e Aphipar i nostri alleati per la lotta integrata! Da ciascuna confezione fuoriesce un totale di circa 250 parassitoidi, per colonizzare le piante di orzo seminato intorno alle nostre coltivazioni bio.
L’orzo inoculato diventa quindi la dimora dei parassitoidi che dovranno eliminare i parassiti infestanti e dannosi per le nostre colture. In questo modo non utilizzeremo pesticidi e le nostre colture saranno al 100% bio.
Conclusione
Coltivare secondo gli standard bio non è semplice, ma non è impossibile. Ci vuole sicuramente più tempo e attenzione per sconfiggere i parassiti che possono danneggiare le nostre piante aromatiche ma il risultato sarà vantaggioso sia per l’ambiente sia per il cliente finale che avrà un prodotto più sano e gustoso.